Antonio Maggio
con Alessandro Quarta e il suo violino
In
Serenata d’Oltreoceano
La stanza blu
Milano – Venerdì 23 giugno 2023 esce su tutte le piattaforme con il suo video, Serenata d’Oltreoceano di Antonio Maggio per l’etichetta Incipit Records, distribuito da Egea Music, edizioni Maggio Publishing – Neuma Edizioni – Dischi dei Sognatori. Produttori artistici Roberto Cardelli, Antonio Maggio, Fabrizio Ludovici; produttore esecutivo Antonio Maggio, arrangiamenti Roberto Cardelli, Antonio Maggio, Fabrizio Ludovici. Registrato da Francesco Delogu e Fabrizio Ludovici presso i Bloom Recording Studios di Guidonia Montecelio (RM).
Questo è il quinto dei sei quadri che compongono M A G G I O, il disco che il cantautore ha pubblicato nel mese di marzo: un viaggio tra le sale espositive con colori diversi, una prima parte di un lavoro più ampio al quale l’artista ha lavorato nell’arco di due anni.
La quinta stanza blu come il mare, si apre su Serenata d’Oltreoceano: “Una sensuale storia d’insopportabile lontananza, di un amore straziante verso qualcuno o qualcosa di troppo distante da noi, al punto da sembrare una chimera. É appunto una serenata in pieno stile, che, anziché sotto la finestra dell’amata, viene suonata e cantata da una riva dell’oceano, opposta a quella dove si trova la destinataria di questo sentimento, con in mezzo il mare e le sue onde, complici e messaggeri. Un brano, l’unico del mio disco, con l’importante collaborazione con il violino geniale di Alessandro Quarta. Un privilegio e felicità pura essere accompagnato da lui, che con maestria e sensibilità ha conferito a Serenata d’Oltreoceano una vera e propria magia”.
Una serenata, un ridondare costante delle chitarre e, al tempo stesso, con un profumo gitano dal respiro internazionale. Un accompagnamento che fa pensare alla necessità di accompagnare un canto, sottolineandone la nostalgia, nel suo significato più profondo di doloroso desiderio di fare ritorno: “Amo viaggiare con la fantasia nelle mie canzoni e in questa, ho voluto immaginare un amore tra due persone lontane. Un’immagine particolare, per il brano più poetico del disco, con la luna che ci fa sentire vicini anche se lontani, potendola guardare, allo stesso modo, da ogni parte del mondo: lei vede, conosce tutto di noi e potrà portare, con la complicità del mare e le sue onde, questo canto alla mia amata”.
Ti ho vista piangere anche se non c’è una finestra
Stanotte questa luna è nostra e la guardiamo solamente noi
Dall’altra parte di quest’infinito
io son sicuro che mi stai ascoltando
Serenata d’Oltreoceano arriva dritta al cuore, cola nell’anima con le parole scandite, il bel canto di Antonio Maggio e le note sensuali del violino di Alessandro Quarta, che dichiara: “Quando ho ascoltato il brano in studio, mi ha condotto in un mondo che mi appartiene, una sorta di sensualità napoletana dei primi novecento, che fa sognare che ti spinge oltre. Nella musica c’era già tutto, ho improvvisato, lasciandomi guidare dal brano stesso che mi ha permesso di navigare su quell’oceano, per arrivare a lei. Ho sentito il profumo di quel mare. Un dialogo tra musica e parole naturale e possente anche per me, che sono sempre stregato solo dalla musica e non ascolto le parole. Il violino fa la colonna sonora alle parole evidenziandone anche i silenzi”.
Il videoclip, intimo e delicato, racconta la malinconia, la struggente nostalgia di un amore lontano che trova nella luna e nelle onde del mare, l’immaginifica strada per riabbracciarlo. Il protagonista apre ad un ventaglio di significati ed intenti, da chi ha cercato fortuna lasciando il sud verso terre lontane, dall’altra parte del mondo, in cerca di fortuna a chi ancora oggi per salvarsi la vita, la perde nello stesso mare. Immagini lente, teatrali che contrastano col ritmo della serenata, scavando in chi vuole mettersi in ascolto, ampi spazi per emozioni e riflessioni proprie.
Il video, con la regia di Alexey Demichev e soggetto di Antonio Maggio e Studio Magda è stato girato in Salento, la terra di Antonio e anche di Alessandro Quarta, tra la bellezza della caletta di Torre Specchia Ruggeri e l’eleganza di Palazzo Sant’Anna a Lecce.
Con Serenata d’Oltreoceano Antonio Maggio non tradisce le aspettative, confermando la sua attitudine a raccontare storie: una narrazione di parole e note, con la cura di chi sa che quella è la sua strada, l’unica percorribile. Compagna di viaggio, come sempre, la musica suonata, che trova nel violino unico ed inconfondibile di Alessandro Quarta, la sua massima espressione.