Pier Vincenzo Gigliotti
Aria d’estate
Un viaggio lungo una vita
Milano – Martedì 29 novembre esce Aria d’estate, il terzo attesissimo romanzo di Pier Vincenzo Gigliotti, edito da La Rondine.
Nella cornice dell’Italia degli anni Settanta, Aria d’estate racconta un viaggio lungo una vita; un viaggio costellato di prime volte, vissute con l’entusiasmo tipico dei giovani, ma anche di momenti duri, che insegnano a crescere.
I temi della discriminazione e della violenza, in un ambiente scolastico retaggio di un’epoca in cui l’educazione andava di pari passo con l’austerità, sono trattati da Pier Vincenzo Gigliotti con una penna delicata.
L’autore si pone nei panni di tutti quei bambini che hanno vissuto le stesse esperienze per tutti i Claudio, i Giacinto, le Giorgia, i Giovanni, perché non riaccada, per non dimenticare.
Giovanni è un bambino come tanti: passa le sue giornate a rincorrere un pallone sgonfio, in un tempo in cui non ci sono social e le vetrine dei negozi mostrano i walkie-talkie al posto degli smartphone.
Ben presto, si trova a fronteggiare la prima delle tante sfide che la vita gli porrà davanti: la scuola elementare. Tra quei banchi, insieme ai suoi compagni, scoprirà l’importanza dei legami affettivi e dell’altruismo, in un mondo in cui non tutto va come dovrebbe.
“L’avevo in mente da tanto tempo, come tutti i miei libri. Questo è il terzo e forse quello che avrei voluto scrivere per primo, ma essendo il più intimo era anche il più difficile da affrontare. Una tessera di un puzzle che non riuscivo a comporre per il quale ho avuto bisogno di tempo: un tassello importante per raccontare quella scuola che ho sempre mal sopportato e patito. Alcuni dei miei compagni hanno avuto delle conseguenze forti e conservo, scolpiti nella mia mente, ricordi che ho voluto condividere. Nonostante tutto, quello che vince è l’amore. Perché guarisce qualunque cosa e forse, è stato proprio il sentimento che ci ha aiutati a diventare grandi. Ho lasciato che venisse fuori la mia vena romantica mista al mio grande entusiasmo. Era da tempo che desideravo scriverlo e ad un certo punto è diventato urgenza. In quattro anni ho scritto tre libri, rubando ore al sonno, la notte. Aria d’estate, mi ha impegnato sedici mesi in cui ho intrapreso un lungo viaggio a ritroso, nei ricordi. La scrittura è terapeutica per me – conclude Pier Vincenzo Gigliotti – mi aiuta a tirare fuori quello che ho dentro, superando anche la mia timidezza. Volevo raccontare una storia duratura, positiva, che grazie alla condivisione trovasse soluzione nella felicità”.
Dopo Radici nel Vento (2019), L’anno più bello (2020), con Aria d’estate Pier Vincenzo Gigliotti conferma la sua attitudine a scrivere della vita e delle sue tante sfumature, i giorni difficili e quelli che ci fanno sentire invincibili. Il valore aggiunto di questo romanzo è che non lascia l’amaro in bocca, ma anzi, ci regala una visione positiva e la speranza che anche una scuola talvolta inadeguata, possa comunque essere luogo d’incontro e crescita. Questo libro si propone di fare memoria di quello che la scuola è stata, perché solo conoscendone i limiti, possiamo far sì che possa essere sempre migliore, capace di crescere con i nostri ragazzi, dialogando con loro ed il mondo che cambia.
Perché alcune cose non accadano mai più,
e tante altre invece possano ancora
continuare a sorprenderci