In stato di Grazia
Libertà d’espressione e Inclusione
senza tabù o pregiudizi
(Il corpo è il più grande strumento di libertà che ci sia stato dato)
Milano –Giovedì 18 agosto 2022 sul prestigioso palco nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, alle ore 21.00, andrà in scena In Stato di Grazia a cura di GerliMusic Management, un monologo dove una scatenata Margó Volo riuscirà a sorprendere chiunque, anche sé stessa, parlando con ironia e autoironia, di tabù e pregiudizi, scoperta di sé e libertà sessuale, di menopausa e gioia di vivere e dell’importanza di una donna di guardarsi dentro. Un progetto intergenerazionale di inclusività che ha come “missione” ideali di libertà d’espressione, attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, che grazie al teatro e la recitazione possono davvero arrivare a tutti.
Lo spettacolo per l’occasione speciale dell’Estate Sforzesca sceglie di “spogliarsi” in una versione “minimal” dove la protagonista darà voce ad ognuno degli undici protagonisti:
“Avrò solo una sedia per tutti gli undici personaggi che domineranno la scena. Ci saranno tanti cambi ma a vista, non esco mai- dichiara Margó – e importante novità, per tutti i costumi ci sarà la collaborazione di Alessandro Milzoni Stylist con cui abbiamo già lavorato in passato e che proporrà qualcosa di molto speciale e all’avanguardia. Con Alessandro abbiamo voluto mettere in risalto i personaggi che sono delineati con più forza dal costume e gli accessori. Una versione molto Stand Up, all’inglese, con una scelta di stile molto precisa. Il ritmo sarà più esplosivo, veloce e dinamico. Un ritorno alle origini, avendo tolto sovrastrutture scenografiche, regalando così ai personaggi una rinnovata libertà d’espressione. Portare in scena In stato di Grazia, sul palco nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco è un onore e una gioia grandissima. Per me, bambina milanese, rappresenta la magia della domenica, del papà che la accompagna tra le sale delle armi. Questo è stato il luogo dei primi amori, delle riflessioni, il posto dove parlare di cose importanti, dove sono diventata grande. Portare qui questo spettacolo a cui sono così legata, avvera la mia favola”.
Il monologo è scritto da Tobia Rossi, per Margó Volo, con la regia di Chiara Valli, assistente alla regia Mariano Jaime, assistente di produzione Giuseppe di Falco, con l’amichevole consulenza di Eraldo Moretto, produzione GerliMusic Production.
Cosa succede quando Grazia, donna di mezza età, rigida e perbenista, in seguito a un “incidente” si trasforma in una “milf” spregiudicata e iper-sessuale, talmente libera da mettere in imbarazzo quelli che prima la accusavano di essere una bigotta?
Da questa premessa surreale nasce, In stato di Grazia che è l’incontro tra due generazioni, quella di Tobia e Margó, che “magicamente” creano un vero (In) “stato di Grazia” perfettamente in equilibrio tra ironia e comicità, dramma e commedia.
In un’epoca in cui i corpi sono sovraesposti, i segreti più intimi resi pubblici, siamo davvero così liberi e consapevoli? Quali sono i paletti del dicibile e del fattibile con cui ci confrontiamo ogni giorno?
In stato di Grazia parla di tutto questo attraverso la strampalata epopea di un’eroina kitsch, raccontata miscelando i generi (black comedy, sex comedy, melò, persino musical e fantascienza) e i linguaggi, per restituirci la straordinaria – assurda e meravigliosa – complessità di un essere umano alle prese (come tutti) con paure e fragilità, passioni furibonde e desideri di riscatto. In un immaginario paesino del Nord Italia, Grazia, donna tutta d’un pezzo, moglie del sindaco e preside dell’unica scuola superiore del paese, è temuta da tutti: studenti, colleghi, genitori. Con fermezza e austerità, Grazia guida non solo il suo istituto ma in qualche modo l’intero paese, regolato dai suoi princìpi: rigore, perbenismo e soprattutto repressione sessuale.
Un “vero stato di grazia” per Margó Volo che interpreta undici personaggi dimostrando tutta la sua immensa ecletticità dando voce e forma ad ognuno di loro: una magia che si rinnova ad ogni replica, quando lo spazio tra la protagonista ed il pubblico, diventa uno spazio di co-creazione e un percorso emozionale. Una replica speciale per l’importante rassegna al Castello Sforzesco di Milano:
A Grazia la situazione esplode letteralmente in mano, disintegrando la corazza che si era costruita nel tempo. Mi sono innamorata subito della sua libertà di pensiero, e la sua capacità di trasformazione, che è anche la mia. Un vero viaggio caleidoscopico insieme a undici personaggi, così diversi tra loro, che mi hanno costretta a cercare dentro di me. Ci sono aspetti di Grazia rigida e Grazia svelata, in particolar modo della seconda, che mi appartengono. È cucita addosso a me, ma la stoffa è di Tobia. Prendo in prestito le parole di Grazia, un monito e un augurio per tutti noi: Il corpo è il più grande strumento di libertà che ci sia stato dato. Le regole le fate voi. Ascoltate i vostri desideri. Siatene padroni, rivendicateli”.
Tobia Rossi come un abile sarto, disegna e realizza su un testo che colpisce per la sua schiettezza, per la semplicità e la forza di parole che mai tradiscono la loro missione: quella di arrivare dritte, senza inutili giri a chiunque avrà il privilegio di ascoltarle
“È nata con lei, per lei e su di lei. Contenuto e tema, pensati proprio per Margó. Questo tema, legato alla libertà personale e sessuale, al di là di qualunque tabù, mi ha convinto subito. Ho cercato, come è mia abitudine, il linguaggio più adatto che rispetto con tutti i personaggi: parole incandescenti, precise, forti e un ritmo per ognuno, calzante ed incalzante. Un tema esposto (libertà, tabù e imbarazzi) e uno nascosto (l’educazione e tutto quello che ci ruota attorno): Grazia viene giudicata per la sua rigidezza e poi per la sua spregiudicatezza, rivelando le debolezze e i limiti altrui e del nostro tempo”. Conclude Tobia – In questo monologo vedo quella storia compiersi, arricchita da quello che Margó e tutto il gruppo creativo ci mette. Sono stupito e meravigliato, dalla magia e dalla forza che ha generato, consapevole che un’idea raggiunga il suo compimento solo quando si realizza”.
Strane splendide amate odiate creature
Tutte quante
Dentro di me
Ballano sotto la pioggia
E io so
Adesso so
Con loro so
Che sono in buona compagnia.
Lo spettacolo è vietato ai minori di 14 anni.
L’evento aderirà al piano socialità 2022 del Comune di Milano accettando di riservare 10 posti gratuiti per gli over 60 che rimarranno in città nel periodo di agosto. Ingresso a pagamento: Intero 16,00 € + 1,50 € dp – Ridotto (under 26 e over 65) 12,00 € + 1,50 €
Mail ticket
In stato di Grazia tornerà in scena dal 29 settembre al 2 ottobre con quattro repliche presso La Fabbrica di Lampadine a Milano Off Fringe Festival.