Gianni Mazza
Non mi ricordo una Mazza
Trattato di amnesia consapevole
(Un libro che si legge, si guarda e si ascolta)

Gianni Mazza
Milano – Venerdì 7 ottobre 2022 esce il primo imperdibile libro del celebre Maestro Mazza, Non mi ricordo una Mazza, edito dalla Bertoni Editore. Un libro che si rivolge agli amanti della storia della musica italiana, delle storie di costume della nostra società ma anche ai curiosi. A chi quegli anni d’oro della televisione di Quelli della Notte, giusto per citarne una, li ricorda bene, parlando, però, anche alle nuove generazioni che, se non l’hanno vista, ne hanno sentito parlare e qualche puntata, ne siamo certi, sono andati a scovarla nelle teche della Rai.
“Non mi ricordo una Mazza è il tentativo di raccontare la mia vita lavorativa, cercando di essere avvincente, ironico e a volte anche scostumato. Vista l’età ragguardevole del protagonista, alcune situazioni potrebbero a qualcuno sembrare inverosimili, ma le foto sono una prova: tutto ciò che troverete scritto è veramente accaduto!”
Questo l’incipit del libro autobiografico con cui Gianni Mazza con l’autoironia che lo contraddistingue, tenta di ricostruire una carriera di oltre sessant’anni, ripercorrendone tutte le tappe: i suoi esordi e le prove col gruppo nel salottino di casa, le prime esperienze come compositore, le tournée in giro per il mondo con Little Tony, gli spettacoli teatrali, la televisione. Tra burle e provocazioni scrive un Trattato di amnesia consapevole in cui forse trascura qualche esperienza del suo immenso curriculum, ma non dimentica di raccontarsi come uomo, oltre la musica, attraverso gli affetti, le passioni e i rapporti costruiti negli anni con gli artisti che con lui hanno via via collaborato.
“Chiuso in casa, come tutti, durante la pandemia, non sapevo cosa fare. Mi son detto, scrivo un libro. Su cosa? Sulle barche, sul mare… che sono una mia passione? Poi, ho capito che potevo semplicemente (così credevo) raccontare della mia vita, del mio lavoro. Ho scoperto ben presto che l’impresa era più complicata di quello che avessi previsto e il titolo, rende bene l’idea. Quando ho cominciato a scrivere, mi sono reso conto che spesso i ricordi erano ingarbugliati, mi sfuggivano alcuni particolari, tornandomi poi in mente, fuori tempo massimo.
Ho dovuto ripartire dal mio curriculum per riordinare in modo temporale tutto quello che ho fatto in tanti anni. Sono disordinato, lo ammetto, ma, a onor del vero, il mio computer non collabora come dovrebbe. So che lui ha tutto, ma non mi trova quello che chiedo.
Volevo fare un libro ricco di foto, aneddoti, spartiti scritti a mano e pezzi poco conosciuti, che potessero finalmente essere riascoltati. All’epoca, tanto per capirci, non sapevo neanche come si chiamasse il QR code e lo definivo tra me e me, bacarozzo.
Alla fine, ho dovuto dare il libro a qualcuno che mi mettesse le virgole, perché le avevo dimenticate. Parlando con me stesso, scrivevo, prima a mano e poi sul computer, perché fosse comprensibile visto che scrivo malissimo! – sottolinea il Maestro Mazza – È stato un lavoro pazzesco che davvero non avevo immaginato”.

Gianni Mazza – book cover
Non mi ricordo una Mazza è creativo, divertente, “pop up” come i libri per bambini che hanno case e alberi veri tra le pagine: un libro che si legge, si guarda e si ascolta dalla prima all’ultima pagina, con la sensazione di essere seduti ad un caffè con il Maestro che si racconta piacevolmente.
Chi ha messo le virgole, che l’autore ha dimenticato, ha lasciato intatto il suo stile inconfondibile. Come una polaroid, senza filtri o ritocchini regalando al lettore, una passeggiata nel tempo “tridimensionale”.
“Io non ho mai davvero creduto in me e continuo a farlo. Credo di essere fortunato, bravino ma non tutto sto gran Maestro, come mi hanno definito. Ancora – conclude Gianni Mazza – non mi capacito di essere riuscito a portare a termine questo libro, ma prometto che non ne scriverò altri. Ho tanti progetti che mi frullano in testa, legati alla musica che è il mio mestiere, sogni che spero di portare in scena.
Scrivere è stato terapeutico, mi ha fatto bene ripercorrere la mia carriera, ritrovando tante cose, alcune delle quali non ricordavo più. Ho rimesso in ordine i ricordi, che sono preziosi. Ho avuto il privilegio di lavorare con i grandi della musica e dell’intrattenimento; ho scritto tanto e sono grato alla vita, per tutto questo”.
Gianni Mazza (Roma, 1944) è pianista, compositore, arrangiatore e Direttore d’orchestra. Nella sua lunga carriera ha suonato in diversi gruppi musicali, ha avuto esperienze come cantante, ha scritto pezzi e arrangiato dischi per numerosi artisti che hanno fatto la storia della musica italiana. Ha curato la colonna sonora di alcuni film e ha diretto le orchestre e i gruppi musicali di trasmissioni televisive dall’enorme successo, lavorando tra gli altri con Nanni Loi, Corrado, Renzo Arbore, Giancarlo Magalli, Mara Venier, Fabrizio Frizzi, Claudio Lippi, Amadeus e il grande regista Michele Guardì. Volto noto della televisione e dello spettacolo, per tutti è il Maestro Mazza.