Horizontal Rain il nuovo album solista di Bernardo Lanzetti Schizzi e Affreschi per il Futuro
“Mi ero preparato per affrontare tutto nella vita ma non ero pronto per la Pioggia Orizzontale”
Milano – Venerdì̀ 7 maggio, esce Horizontal Rain, il nuovo album di Bernardo Lanzetti.
Horizontal Rain è la pioggia che ci arriva addosso, in piena faccia, sorprendendoci e disorientandoci, stimolandoci a nuove strategie: un album di avventure musicali diverse e imprevedibili con cui Bernardo Lanzetti celebra con 120 brani/composizioni all’attivo, una carriera pazzesca e numeri importanti:
Horizontal Rain è composto di 9 brani di cui 8 in inglese (2 testi scritti dall’amico Peter Jack Marmot, wordsmith e coach manager tra Londra e Marbella) 1 in italiano, Ero un num Ero (costruito su una elementare e casuale progressione numerica come a dimostrare che la sbandierata, cosiddetta, “ispirazione”, a volte, può essere solo una favola per ingannare l’ascoltatore sprovveduto).
19 musicisti più 7 elementi di coro della Compagnia Teatrale O.L.B.C. di Foligno e tutta l’estensione vocale dell’artista che supera le 3 ottave. 8 tecnici del suono hanno registrato, mixato e masterizzato il tutto con l’accurato e paziente lavoro del produttore Dario Mazzoli a rendere il lavoro singolare e prezioso.
Numerosi i luoghi del mondo dove tutto ciò è avvenuto in armonia e sereno sviluppo d’idee musicali originali e strategiche.
Pensato e realizzato nell’arco di alcuni anni con collaboratori e ospiti illustri, il lavoro si presenta come una collezione di episodi musicali che partono dal Prog e approdano all’Avanguardia, passando per la Modern Opera, lʼArt Rock, il Rock & Soul e il Classix 2B dove Bernardo, da vero vocalist, mette a disposizione “tutte le sue voci”.
Nell’album, passione, nostalgia distaccata, furia e ironia si snodano traccia dopo traccia con un mix di sonorità imprevedibili quanto efficaci: il sax baritono di David Jackson che sostituisce il contrabbasso in Lanzhaiku o lo stick inconfondibile di Tony Levin in Heck Jack. Le chitarre incalzanti di Marco Colombo in Genial! dove neppure l’Andalusia è trascurata o quelle di Andrea Cervetto, lancinanti nel disperato appello di Walk Away, che trova, da contraltare, il violino struggente di David Cross.
Bernardo Lanzetti, autore e compositore, uno dei pochi a scrivere testi sia in italiano sia in inglese, con Horizontal Rain ci regala “Schizzi e Affreschi” per il futuro, mettendosi alla prova ancora una volta in un album dove quasi tutto, art work compreso, è dovuto al suo estro e attitudine. “Non sono così colto come mi dipingono – dice Bernardo – solo che nei momenti e nei luoghi giusti, ho vissuto tante cose e le ho tutte addosso”.
Diversi sono i generi musicali e i messaggi artistici, poesia e arte grafica, che si possono mettere a fuoco nel suo nuovo lavoro, alcuni apertamente espressi, altri sottintesi, più o meno contaminati, altri ancora che portano a coniare nuove classificazioni.
Dichiara Bernardo: “Non bisogna temere di osare, non bisogna avere paura del giudizio. Non siamo davanti al maestro di armonia ma cerchiamo di fare la storia partendo dal quotidiano e dal rispetto per i grandi del passato.
Abbiamo bisogno di una musica che descriva e qualifichi la nostra epoca, vorrei che il mio lavoro preparasse più di qualcuno a raccogliere la sfida per un nuovo impegno artistico. La Musica non può essere solo intrattenimento così come le Belle Arti non possono essere solo decorazione!”
E aggiunge: “Penso che l’arte sia chiamata a un impegno superiore. Credo che abbia il compito e il dovere di fare delle cose per pungolare l’umanità, affinché cresca e si prepari per il futuro.
L’artista prepara dei ponti, come l’architetto illuminato, progetta case, stazioni, aeroporti che possano affrontare il domani”. “Ma a 72 anni tu e a 60 io abbiamo ancor voglia di pubblicare un disco?” Con questa domanda Dario Mazzoli sfidava Bernardo, conoscendo la risposta dell’amico.
“Potrebbero liquidarmi come cantautore ma per me scrivere una canzone è un esercizio elementare, come per un esperto di enigmistica fare le parole crociate facilitate. Un esercizio che è andato perduto, non c’è più poesia, solo elenchi di parole più o meno organizzate con il rimario. L’impegno nel suono e nel ritmo deve accompagnarsi a quello nella parola per una nuova e potente forma di comunicazione e di cultura”.
Dario Mazzoli racconta: “A 15 anni (sempre per dare ancora i numeri) vidi il mio primo concerto. Era la PFM con Bernardo cantante solista e un giovane Eugenio Finardi che apriva la serata, al Palalido di Milano nellʼ76. Sarà stato solo un caso?”
Per la prima volta, nella sua nutrita e articolata discografia, Bernardo ha voluto caratterizzare direttamente copertina e libretto del CD con lavori pittorici o particolari di sue recenti opere originali.
Geometrie, colore e sensualità vengono organizzate da Gigi Cavalli Cocchi, già compagno di avventure dell’artista alla batteria, ma, in questa particolare occasione, sapiente e preciso grafico. Dichiara l’artista: “Per la prima volta ho sentito la necessità, non di spiegare, ma di aggiungere qualcosa ai brani con i miei disegni. Forse presento le linee dei miei fantasmi”.
A tirare le fila del tutto, la Produzione di Dario Mazzoli che, nell’occasione di un brano, è arrivato a togliere il basso dallo “Scaffale” per unirsi alla batteria di Jonathan Mover.
Prodotto da Dario Mazzoli
Etichetta: SnV
Distribuzione Digitale: Believe
Distribuzione fisica (CD e Vinile): DV More
Registrato e Mixato a: Los Angeles, Londra, Marbella, Milano, Piacenza, Perugia, Woodstock
Sound Engineers; Alberto Callegari, Russ Chandler, Marco DʼAgostino, Marco Guarnerio, Jonathan Mover, Pino di Pietro, Genoveva Winsen Cover by: Gigi Cavalli Cocchi
Original Art Work: Bernardo Lanzetti
Arrangiamenti di Andrea Cervetto, Bernardo Lanzetti e Giancarlo Porro
Hanno suonato:
Alesia Baltach, Cello
Marco Brioschi, Trumpet
Andrea Cervetto, Guitars
Kim Chandler, Backing Vocals
Marco Colombo, Guitars
David Cross, Violin
Tony Franklin, Bass
Pier Gonella, Guitars
Franco Grandoni, Choir conductor
David Jackson. Saxophones and Flutes
Bernardo Lanzetti, Lead and Backing Vocals, Acoustic Guitar, Harmonica,
Pre-Production & Programming
Tony Levin. Stick
Dario Mazzoli. Bass
Sara Wilma Milani, Backing Vocals
Jonathan Mover, Drums
Carlo Napolitano, Trombone
Alex Polipo, Drums
Giancarlo Porro, Tenor Saxophone
Derek Sherinian, Keyboards
Pier Vigolini, Keyboards
Coro della Compagnia Teatrale O.L.B.C. di Foligno:
Luisa Baiocco – Federica Bastianelli – Silvia Metelli – Michelle Rainone Gabriele Santoni – Gabriele Serano – Teo Tiburzi
Distribuzione: DV More/Disco Più srl