Andrea Govoni: Chinatown – Comunicato Stampa

15 Dicembre 2023

Andrea Govoni

da Modena

a

CHINATOWN

I fall in love

ANDREA GOVONI - crediti Mauro Lucchini

ANDREA GOVONI – crediti Mauro Lucchini

Milano Venerdì 15 dicembre esce su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo e il video, Chinatown, di Andrea Govoni; suoi testo e musica scritti in collaborazione con l’amico cantautore Gianluca De Rubertis che ha suonato il pianoforte, con la partecipazione di Roberto Dell’Era (Afterhours) al basso, Alessandro Deidda alla batteria (Le Vibrazioni) e Carlo Giardina percussioni e tastiere, realizzato al Bach Studio di Milano, distribuito da Ingrooves by Universal.

Il video, con la regia di Giuseppe Bianchi, Antonio Visco e Florence Wong, è stato realizzato con l’attenta supervisione della stylist Alice di Groupies Vintage Milano, punto di riferimento in città di tanti artisti e uno dei luoghi preferiti da Andrea Govoni dove “scovare” abiti vintage (che lo cercano come le canzoni).

Andrea Govoni, vent’anni di musica in giro per il mondo e tante importanti collaborazioni, dopo la dedica a Modena, la sua città natale, ci invita al viaggio a Chinatown, che nel cuore della Milano da bere, gli spalanca le braccia, accogliendolo come un figlio: “Con Chinatown è stato amore a prima vista. A Milano ero straniero, ma lì, mi sono sentito a casa. Milano, è la mia rivoluzione: lasciato il punto fermo e la calma di Modena, mi sono tuffato nel vortice di una città in continuo movimento, in un’alternanza di sole, pioggia e un susseguirsi di cose nuove da scoprire.

Una Chinatown incantata, che mi ha preso il cuore, che non disconosce il suo “allure” milanese e tra le sue strade, ti fa sentire importante, dandoti l’impressione di percorrere una sorta di passerella permanente della moda, della musica, degli eventi; grande, ma non tanto da perderti, ti fa sentire al centro di qualcosa che funziona, regalandoti la possibilità anche nella sua fretta, di poter realizzare qualcosa di unico”.

Ho attraversato strade e ponti

fra laghi e impianti balneari

insieme al passaporto viaggerà con me

la mia fotogenia

ragazze in posa sugli scogli

Che un giorno poi saranno mogli

si fanno selfie

e intanto la democrazia

sta scomparendo ormai dall’enciclopedia

 

Un testo che disegna con le parole stati d’animo e immagini, per un’interpretazione che lascia spazio e respiro ai pensieri: “Stavo viaggiando e dal finestrino del treno, scorrevano immagini veloci: vedevo le ragazze farsi selfie, mentre i miei pensieri, rotolavano in libertà tra riflessioni su come la democrazia stesse perdendo terreno e il fatto che quelle “bellezze al bagno”, ben presto, sarebbero diventate mogli e madri. Queste riflessioni miste alla consapevolezza di essermi perdutamente innamorato di Chinatown, mi hanno lasciato senza scampo, con l’esigenza bellissima, di doverne scrivere”.

Le parole, la musica e le immagini del video, ci prendono per mano guidandoci in un luogo che è non solo Milano, ma anche un altrove, un mondo a sé, dove mescolarsi tra la gente sentendosi straniero, ma fratello; dove il profumo del cibo cantonese, i colori vivaci e il fumo che sale dai camini ti avvolgono in un unico abbraccio.

“Gli occhi a mandorla sono per antonomasia, i più belli del mondo e brillano su una pelle di porcellana, che sembra seta. In Chinatown, ovunque, ci sono caminetti di fumo ed io sono rimasto incantato da questa magia, avvolto nei suoi profumi con la sensazione di essere in un film;

I fall in love in Chinatown

Pelle di seta ed occhi a mandorla

Lanterne rosse e bevo una Tsingtao

Non voglio andare via

I fall in love in Chinatown

Chinatown ha il ritmo dei passi di Andrea Govoni, che lasciata Modena ed il passo lento, pacato della provincia, accelera la sua corsa verso nuovi orizzonti con la frenesia, la voglia di andare oltre. La strada il fil rouge a tracciare un nuovo importante percorso artistico del musicista e cantautore che, finalmente, sdogana tutte le parole che aveva nel cuore per affidarle alla musica.

“Chinatown è un inno al mio peregrinare, in quel luogo magico di Milano che ti fa sentire davvero al centro del mondo”.